Caso Sea Watch indagato il Comandante la difesa agli avv.ti Leonardo Marino e Alessandro Gamberini

L’Anm: “Separazione ed equilibrio fra i poteri dello Stato”. Il ministro dell’Interno torna a rispondere ai cattolici: “Testimonio la mia fede combattendo gli schiavisti”

AGRIGENTO. Lo sbarco in diretta tv che smentisce le parole del ministro dell’Interno porta al livello di guardia lo scontro tra Salvini e i pm di Agrigento che ieri, firmando il decreto di sequestro probatorio della Sea Watch, hanno consentito che i 47 migranti scendessero a Lampedusa. Davanti alla minaccia senza precedenti di Salvini di voler denunciare i magistrati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, arriva la forte presa di posizione dell’ex procuratore di Torino Armando Spataro a fianco dei colleghi di Agrigento così duramente attaccati da Salvini: “Stringiamoci attorno a loro, se necessario scendiamo in piazza in loro onore, parliamo e informiamo”.

Spataro già ieri sera ha scritto un messaggio al procuratore Luigi Patronaggio e ai colleghi: “Sento il dovere di dirvi che leggendo la decisione della Procura di Agrigento mi ha emozionato in maniera forte: il procuratore e i suoi magistrati fedeli alla legge indagano ma tutelano le persone. Dovrebbe essere la normalità ma non sempre è così indipendentemente dai deliri che ci circondano, ignorando le disposizioni di legge e la dovuta tutela dei diritti umani. Senza retorica mi inchino di fronte ai colleghi di Agrigento”.

In mattinata si è espressa anche l’Associazione nazionale magistrati. “Non intendo in alcun modo commentare una vicenda giudiziaria in atto”, ha detto il presidente Pasquale Grasso. In termini “assolutamente generali e astratti osservo che nel nostro ordinamento democratico tutte le determinazioni dell’autorità giudiziaria sono motivate e soggette a verifica e controllo nel sistema giurisdizionale”, “ambito che assicura, in osservanza del principio di separazione ed equilibrio tra i poteri dello Stato, il rispetto delle leggi e dei diritti di tutti affidandolo al ministero dei magistrati che incarnano il potere giudiziario”.

Mentre la Sea Watch sta lasciando Lampedusa, la procura della Repubblica di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il comandante della nave ‘Sea Watch 3’, Arturo Centore, che ha nominato come difensori gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini e sarà interrogato domani a Licata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella. La nostra missione umanitaria è compiuta. Grazie al comandante e a tutto l’equipaggio”, aveva twittato l’ong tedesca dopo lo sbarco dei migranti.

Il procuratore Luigi Patronaggio, che ieri pomeriggio ha coordinato l’operazione, con la decisione di trasferire a Licata l’imbarcazione, facendo sbarcare i migranti e ponendo fine a un braccio di ferro che durava da alcuni giorni, ha annunciato che “si valuteranno le responsabilità della Ong”. “Sequestro probatorio per violazione dell’articolo 12 del testo unico dell’Immigrazione”, ha spiegato il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio.

Salvini intanto torna a rispondere alle accuse dei cattolici per il rosario agitato nel comizio milanese: “Io testimonio la mia fede salvando vite umane (i morti in mare, come gli sbarchi, sono calati del 90%) e combattendo gli schiavisti e i trafficanti di esseri umani, accogliendo chi ha davvero bisogno ma facendo rispettare regole e confini. Felice del sostegno da parte di tante donne e uomini di Chiesa, lavoro per riportare anche l’Europa sulla via della difesa delle sue radici giudaico-cristiane, negate e dimenticate dai burocrati di Bruxelles servi degli interessi della finanza e dei poteri forti”.

Fonte: repubblica.it

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